
Sfrappole e castagnole: il dolce Carnevale della città di Bologna
A Carnevale ogni scherzo vale, ma c’è un aspetto che nella tradizione italiana è intoccabile anche in queste giornate giocose: sui dolci tipici carnevaleschi non si scherza affatto!
Ogni regione ha la sua ricetta preferita ma esistono due in particolare che in tutto il Bel Paese sono associate al Carnevale e che vengono chiamate in diversi modi da città a città: stiamo parlando delle “chiacchiere” e delle “castagnole”. Le prime in particolare hanno un nome alquanto evocativo per queste feste in cui il divertimento e la burla la fanno da padroni!
Le varianti della ricetta delle chiacchiere e delle castagnole
Cenci, intrigoni, saltasù, merveilles: la fantasia con cui le chiacchiere vengono chiamate varia persino da zona a zona nella stessa provincia. Noi bolognesi non potevamo sottrarci a questa abitudine e abbiamo scelto di chiamarle “sfrappole”.
Strufoli, favette, cicerata, cicerchiata sono invece alcuni dolci italiani che vengono accomunati per tradizione, ricetta e forma alle castagnole emiliano-romagnole.
Quello che accomuna tutte queste varianti è la semplicità della preparazione e degli ingredienti di questa ricetta: un comune impasto di farina e zucchero che può esser fritto o cotto al forno. La forma, come il nome, invece cambia: in alcune regioni la sfrappola ad esempio viene tagliata a rombi, in altre, come in Sicilia, si preferisce fare dei nastri di sfoglia dalle forme irregolari che vengono per lo più attorcigliati tra loro. Stessa cosa per le castagnole: c’è chi le presenta a tavola con semplice zucchero a velo e chi in versione mignon con una polvere di zuccherini colorati sopra.
Infine da regione a regione viene aggiunto qualche ingrediente in più per rendere questi dolci ancora più gustosi: c’è chi aggiunge nell’impasto il succo d’arancia e chi il latte, chi mette anche il burro e chi preferisce dare un tocco aromatico con un forte liquore come la grappa, l’alchermes o il cognac o come spezie come il cacao, la vaniglia e la cannella.
L’origine delle sfrappole e delle castagnole
La semplicità delle due ricette fa sì che sia difficile individuarne la vera origine: del resto anche in altri paesi europei esistono varianti molto simili di questi dolcetti. Secondo alcune ricerche, le chiacchiere risalirebbero fino ai tempi degli antichi romani, quando venivano consumati i frictilia, dolcetti a base di uovo e farina fritti nel grasso di maiale e consumati nel periodo dei Saturnali, un ciclo di festività che con l’avvento del Cristianesimo si è trasformato in quello che oggi è il nostro periodo di Carnevale.
Per quanto riguarda le castagnole, la storia è meno antica: si parla di questo dolce già in un manoscritto del Settecento, rinvenuto da Italo Arieti negli Archivi di Stato della città di Viterbo.
Ancora oggi le sfrappole e le castagnole sono i dolci della tavola di Carnevale dei bolognesi: sporcano di zucchero a velo i volti dei grandi come quelli dei più piccini, che attendono queste feste per indossare la loro maschera preferita.
Noi di Arisbar onoriamo questa lunga tradizione e prepariamo per voi nei nostri laboratori sfrappole e castagnole nelle giornate di Carnevale: venite a scoprire la bontà di queste leccornie sfornate ogni giorno dai nostri maestri pasticceri!